giovedì 5 luglio 2012

Crazy for...

"La passione spiega molte cose, ma non giustifica nulla"
Louise-Victorine Ackermann Choquet

Ho passato metà della mia vita a cercare di far classifiche ed ogni volta che pensavo di aver letto il libro più bello, di aver visto il film più interessante, di aver ascoltato la canzone più romantica, venivo matematica smentita. Magari non subito, ma venivo smentita. Così ho smesso. Anche se ho un poeta che adoro Nazim Hikmet, un film per il quale mi commuovo ogni volta, Mare Dentro, ed un cibo che mi risolleva quando sono giù. 
I'm crazy for lemon curd. 
Ho vissuto in UK e lì ho scoperto, tra le altre cose, il lemon curd. 
 Mi svegliavo la mattina, accendevo la caffettiera, facevo tostare il pane e...burro e lemon curd, giusto per stare leggeri.
Facevo colazione seduta al tavolo della sala da pranzo nella momentanea solitudine del cottage, accendevo pigramente il computer e leggevo le notizie e controllavo le mail prima di andare in ufficio. In UK, e non ve lo devo dire io, il tempo non è dei migliori, ma capitano certe giornate di sole con un cielo azzurro, capaci di toglierti il fiato. Ebbene proprio in certe giornate di sole sedevo qualche minuto in più al tavolo e mi godevo il paesaggio rilassante e tranquillo, per la vista e per lo spirito.




Sarà per questo che amo il lemon curd, perchè mi riporta alla mente quei bellissimi momenti.


Ora la mia colazione è completamente diversa, eppure continua a rimanere un momento che cerco di dedicarmi prima di cominciare la giornata. Mi piace fare colazione nella tranquillità di casa mentre Lui e il cucciolo dormono, è un momento solo per me e, certe volte, mi concedo ancora pane e lemon curd (ho abolito il burro).
Il lemon curd è una crema al limone morbida e voluttuosa capace di avvolgere i sensi: il profumo intenso del limone, il colore giallo vivido, il sapore dolce e leggermente aspro, e la ruvida scioglievolezza (no, non sto parlando del Lindor) quando addenti la prima fetta di pane tostato ricoperta da questa meraviglia. 
Lui non si fidava di me ma da quando l'ha conosciuto, il lemon curd intendo, non può che darmi ragione.
La ricetta è mutuata da cavoletto con minime variazioni.


Buona colazione a tutti


Lemon curd


- 1 dl di succo di limone
- buccia di 2 limoni biologici
- 150 gr di zucchero
- 100 gr di burro
- 4 uova
- 1 cucchiaio di fecola (facoltativo)


Lavare, spremere i limoni e mettere da parte il succo. Grattugiare la buccia, stando attenti a togliere solo la parte gialla, la bianca risulterebbe troppo amara. Chi vuole una crema di lemon curd più corposa, perchè magari la deve utilizzare per farcire torte o altro, può aggiungere nel succo 1 cucchiaio di fecola. Io, che volevo solo spalmarmela sul pane tostato, non l'ho aggiunta ed è rimasta più fluida.
Ora lavorate a bagnomaria, facendo molta attenzione a non prepararvi una frittata, tutti gli ingredienti: mescolare il succo con lo zucchero, il burro e le uova (una alla volta e mescolando continuamente). Dovrete mescolarla fino a quando la crema non si sarà addensata, a questo punto potrete invasarla. Si conserva in frigorifero per una decina di giorni. Ho sentito che c'è chi la sterilizza e la conserva anche più a lungo, io, personalmente, non ho mai provato e quindi non vi so dire. Anche perchè...ma chi riesce a conservarla a lungo???




Soundtrack: Lemon - U2





lunedì 2 luglio 2012

Homemade yogurth

"Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno."
Friedrich von Schiller


Ricordo che agli inizi degli anni ’80 fosse molto popular “allevare” i propri fermenti lattici e produrre lo yogurth in casa.
I miei genitori avevano un bellissimo vaso in vetro nel quale tenevano questi famosi fermenti ed io non ero autorizzata a toccarli: “Veronica, stai attenta a non toccare il vaso perché potrebbe rompersi e ti faresti male.” I fermenti lattici ci erano stati regalati da una vicina di casa perché, se non ricordo male, proliferavano ad altissima velocità. Ciò che non riesco invece a ricordare bene è il gusto, sarà che ero una bambina e lo yogurth bianco non mi attirava particolarmente, sarà che forse ero troppo piccola per ricordare, sarà…
Come dicevo precedentemente ho deciso di rendermi il più possibile indipendente dal punto di vista alimentare e quindi ho deciso di documentarmi in rete su come fare lo yogurth in casa…naturalmente senza yogurtiera altrimenti che gusto c’è?
L’ho fatto una prima volta giovedì sera e dato che sabato era già finito l’ho preparato nuovamente. Il risultato, dal punto di vista del sapore, è stato ottimo entrambe le volte. Giovedì sera temo di non aver mescolato con abbastanza attenzione lo yogurth con il latte e quindi il risultato finale era leggermente granuloso, sabato sera, invece, è venuto cremoso e morbido. Avete presente il gusto un po’ acido dello yogurth bianco…ebbene dimenticatevelo! Questo yogurth non lo è per niente, somiglia ad un dessert gustoso che può essere aromatizzato a piacimento. Io, per il momento, l’ho provato con la marmellata che ho preparato negli scorsi giorni (fichi, anice stellato e limone) e con la frutta fresca, veramente delizioso. Se volete un consiglio io proporrei di aggiungere un cucchiaino di miele e un po' di granella di nocciole, io lo proverò sicuramente.
Ho cercato la ricetta dello yogurth nel web e, secondo me, il pasto nudo, ebbene si ancora lui, ha creato una bellissima pagina piena di consigli e di riferimenti.
Io seguito i consigli di izn e il risultato è stato perfetto.

Homemade Yogurth

-       1 lt di latte INTERO
-       ¾ cucchiai di yogurth bianco
-       Termometro da cucina (non fondamentale ma molto utile)

Versare il latte in una pentola e portarlo ad una temperatura di 90°, fare sobbollire per circa 15-20-25 minuti (a seconda di quanto lo si vuole compatto). Spegnere il fuoco e riportare il latte ad una temperatura di circa 38°, per facilitare l’operazione, come consigliato da izn, si può mettere la pentola con il latte in un recipiente più grande con un po’ d’acqua fresca. In questo modo il latte si raffredderà più velocemente. Nel frattempo prendere un vaso di vetro e mettervi ¾ cucchiai di yogurth bianco mescolando lentamente. Una volta che il latte ha raggiunto la temperatura filtrare con un colino per togliere la panna (purtroppo si…ma voi che siete snelli mangiatevela tutta). Prelevare qualche cucchiaio di latte e amalgamarlo bene con lo yogurth, altrimenti risulterà granuloso, Veronica docet, quindi aggiungere a filo il resto del latte. Prendere il vaso con il composto ed infornarlo a 40° per circa 6 ore. Vedrete che quando lo estrarrete dal forno sarà un composto sodo e yogurtoso, far riposare in frigo per 12 ore.
Man mano che prenderete lo yogurth si formerà in superficie un po’ di siero, non è nulla di che, buttatelo via.
Lo yogurth si conserva per una decina di giorni, dicono. Io l’ho preparato giovedì sera e terminato sabato, ebbene si sono un’incredibile golosona, quindi non so darvi grande indicazioni a riguardo.
Se per caso non aveste a disposizione un termometro ecco un paio di tricks: 90° intorno a questa temperatura il latte sobbolle ma non bolle, 38°izn dice che si dovrebbe riuscire a tenere il dito immerso per una decina di secondi senza bruciarsi...voi tenete il foille a portata di mano per non correre rischi! :-)

Buona settimana a tutti.


Soundtrack: Remember You – Lou Reed